Storia o leggenda, Mario Grossi l’ha raccontata cosi. E’ interessante sapere che il famoso glottologo Gerhard Rohlfs (citato da Wikipedia) ha approfondito i suoi studi sul dialetto proprio, nella casa di Mario Grossi a Bolano, lasciato importanti documenti nel nostro archivio storico e ottenuto dal sindaco Pesalovo la cittadinanza onoraria.
Bolano è un toponimo di origine romana, può essere gentilizio quanto cognome. Come gentilizio è attestato da alcune epigrafi, in alcune collegato al gentilizio Vettius.
La gens Vettia, già insigne ai tempi di Augusto, continuò ad avere notevole importanza fino al più tardo impero. Vettio Bolano, di cui parla Stazio, avrebbe tenuto in pugno l’Armenia e la Persia. Tacito lo ricorda come governatore della Britannia.
Un altro Bolano è menzionato da Orazio nella satira che comincia: “Ibam forte via sacra". Con lo stesso nome è noto un console dell’epoca di Traiano, e testimonianze del “cognomem Bolanum” si ritrovano anche in Cicerone. Anche gli autori del “Thesaurus linguae latinae”,rilevano come i Bolani fossero “cum Vettis aliqua affinitate coniuncti”
A Bolano, in un vecchio mulino, venne trovata, nel 1875, una lapide dedicata dal marito ad una giovane Vettia Afrodisia, il nome mostrerebbe che la donna era di origine servile, ma appartenente alla gens Vettia, “da cui ebbe con la libertà anche il nome”( Sanguinetti)
Il suo ritrovamento è importante, poiché documenta a Bolano, in epoca romana, l’esistenza di un ramo della gens Vettia e chiarire quindi la connessione tra i nomi di Vezzano e Bolano e il gentilizio Vettius e Vettius Bolanus
Questa lapide, assai pregevole, è conservata presso il museo civico della Spezia.
Vèziu Bulàn gi'àva purtà pr'er mòndu
cun i sé òmi l'aquilia rumana,
e gi àva cumbatù da zima a fòndu
gi' Armeni, i Frigi e la naziòn britana
E g'era pasà sovr' ar pù prufòndu
mar d' giazu d' mostri e d' buriana
pr'arivàr' fin a Tule, furibòndu
ch'la n'ghe fuse na tèra pù luntana.
L'era la sé na famigia marcà
en Roma tra la mei zéntia ch'la gh'éra
fin dai témpi di' tempi pù luntàn.
E pròpriu g'è surti' da quèla cà
d' signòri e d' grand'omi d' guèra
u nòm' der paes' d'BULAN'.
Vezio Bolano aveva portato per il mondo,
con i suoi uomini, le aquile romane
e aveva combattuto da cima a fondo
gli armeni, i frigi e la nazione britannica
ed era passato sopra al più profondo
mare di ghiaccio, di mostri e di tempeste
per arrivare fino all’Islanda* furibondo
ché non ci fosse una terra più lontana
La sua era una famiglia nobile
Tra la gente migliore che c’era a Roma
fino dai tempi più lontani
E’ uscito proprio da quel casato
Di signori e di grandi uomini di guerra
il nome del paese di Bolano.
*(per il mondo classico era considerata l’ultima terra)